Quel gran figo di Davide Ferrari (musicista, musicoterapeuta, Echo Art, Festival Mediterraneo, Museo Musiche dei Popoli ), ha messo a segno un altro dei suoi progetti. E ci riesce da più di vent’anni.
A Roma quando è esplosa l’Orchestra di Piazza Vittorio e tutti hanno celebrato questa “idea nuova e geniale”, Davide Ferrari deve aver pensato: “ma come? io da vent’anni sto facendo questo: unire la musiche del mondo”. E tutto ciò a Genova. Che vale mille punti in più.
Così si è inventato la Banda di piazza Caricamento: una banda di musicisti assolutamente non professionisti provenienti da tutti i 5 continenti ma che vivono, lavorano o studiano a Genova. Fanno i mestieri più disparati e a volte lontanissimi dalla musica. Sono esplosi al concerto dello scorso 25 aprile e da lì non li ferma più nessuno. Venerdì hanno suonato al Modena, per salutare l’uscita del loro primo cd Babelsound.
Un canto russo che si intreccia con una voce brasiliana mentre un indiana danza, il tutto accompagnato da fior di percussionisti dal Marocco dal Senegal dal Mexico e un tedesco che suona il basso. Questo accade nei concerti della Banda, con infinite possibilità di intrecci e contaminazioni.
Saranno spesso in giro in questi mesi, perché la Banda è diventata una realtà di cui Genova non può e non deve fare a meno. A giugno, porteranno, nei vari comuni genovesi, la loro gioia di suonare assieme e mescolare i suoni, le voci, le danze e le emozioni delle musiche e delle etnie del mondo. Bisogna andarli a vedere, e mescolarsi insieme a loro!
A Roma quando è esplosa l’Orchestra di Piazza Vittorio e tutti hanno celebrato questa “idea nuova e geniale”, Davide Ferrari deve aver pensato: “ma come? io da vent’anni sto facendo questo: unire la musiche del mondo”. E tutto ciò a Genova. Che vale mille punti in più.
Così si è inventato la Banda di piazza Caricamento: una banda di musicisti assolutamente non professionisti provenienti da tutti i 5 continenti ma che vivono, lavorano o studiano a Genova. Fanno i mestieri più disparati e a volte lontanissimi dalla musica. Sono esplosi al concerto dello scorso 25 aprile e da lì non li ferma più nessuno. Venerdì hanno suonato al Modena, per salutare l’uscita del loro primo cd Babelsound.
Un canto russo che si intreccia con una voce brasiliana mentre un indiana danza, il tutto accompagnato da fior di percussionisti dal Marocco dal Senegal dal Mexico e un tedesco che suona il basso. Questo accade nei concerti della Banda, con infinite possibilità di intrecci e contaminazioni.
Saranno spesso in giro in questi mesi, perché la Banda è diventata una realtà di cui Genova non può e non deve fare a meno. A giugno, porteranno, nei vari comuni genovesi, la loro gioia di suonare assieme e mescolare i suoni, le voci, le danze e le emozioni delle musiche e delle etnie del mondo. Bisogna andarli a vedere, e mescolarsi insieme a loro!
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