Il problema di Miracolo a Sant'Anna non sono certo le inesattezze storiche, pur notevoli.
I problemi del film sono: un prologo e un finale imbarazzanti xla loro assurdita' e bruttezza, un assenza di credibilita' nella rappresentazione di tutto, (guerra,italiani,partigiani,tedeschi,paesino,donne),una chiara difficolta' di Spike nella direzione degli attori (persino Lo Cascio in 2minuti di presenza riesce a dare la peggior interpretazione della sua carriera), ma soprattutto una sceneggiatura che non sta in piedi.
Il film potrebbe essere studiato nelle scuole di cinema per spiegare come non si scrive una sceneggiatura. L'episodio della strage, totalmente appiccicato, e' raccontato in flashback da Favino a cui l'ha raccontato una, che nn si sa come l'abbia appreso, visto che l'unico superstite e' il bambino semi muto. Il pretesto su cui si fonda e inizia il film, cioe' la vendetta, non ha senso.Come puo' aver dedotto l'americano nero, (unico superstite della strage finale), che il partigiano era un collaborazionista? Il bambino che in realta' e' l'unico ad averlo visto, nn glielo ha detto, l'omicidio di Farfalla e' quasi contemporaneo all'attacco dei tedeschi al paesino, quindi non puo' esserne a conoscenza. Quindi di cosa dovrebbe vendicarsi?
Tralascio i commenti su inizio e fine che sono semplicemente abominevoli.
Ci sono solo tre minuti nelle tre ore di film dove si riconosce lo Spike Lee che stimiamo: quando con un flashback, anche quello ingiustificato, ci porta in un bar dell'Indiana o dell'Alabama dove i nostri soldati neri rivendicano con le cattive il loro diritto a un ice cream.
Ecco Spike, torna li', torna alle tue sacrosante battaglie sui diritti, alle tue giuste rivendicazioni e alla lotta alla discriminazione razziale, ma fallo tra milk shake, patatine, sgabelli girevoli, scotch con ghiaccio e strade dritte e polverose d'AMERICA. E lascia stare la storia che non ti appartiene, e di cui come spesso accade agli americani non hai rispetto, lascia stare le croci, i miracoli, le teste delle statue del 1500, i partigiani... E una questione di sensibilita', e tu caro Spike, anche se sei nero, hai pur sempre la sensibilita' di un 'fottuto' americano...
I problemi del film sono: un prologo e un finale imbarazzanti xla loro assurdita' e bruttezza, un assenza di credibilita' nella rappresentazione di tutto, (guerra,italiani,partigiani,tedeschi,paesino,donne),una chiara difficolta' di Spike nella direzione degli attori (persino Lo Cascio in 2minuti di presenza riesce a dare la peggior interpretazione della sua carriera), ma soprattutto una sceneggiatura che non sta in piedi.
Il film potrebbe essere studiato nelle scuole di cinema per spiegare come non si scrive una sceneggiatura. L'episodio della strage, totalmente appiccicato, e' raccontato in flashback da Favino a cui l'ha raccontato una, che nn si sa come l'abbia appreso, visto che l'unico superstite e' il bambino semi muto. Il pretesto su cui si fonda e inizia il film, cioe' la vendetta, non ha senso.Come puo' aver dedotto l'americano nero, (unico superstite della strage finale), che il partigiano era un collaborazionista? Il bambino che in realta' e' l'unico ad averlo visto, nn glielo ha detto, l'omicidio di Farfalla e' quasi contemporaneo all'attacco dei tedeschi al paesino, quindi non puo' esserne a conoscenza. Quindi di cosa dovrebbe vendicarsi?
Tralascio i commenti su inizio e fine che sono semplicemente abominevoli.
Ci sono solo tre minuti nelle tre ore di film dove si riconosce lo Spike Lee che stimiamo: quando con un flashback, anche quello ingiustificato, ci porta in un bar dell'Indiana o dell'Alabama dove i nostri soldati neri rivendicano con le cattive il loro diritto a un ice cream.
Ecco Spike, torna li', torna alle tue sacrosante battaglie sui diritti, alle tue giuste rivendicazioni e alla lotta alla discriminazione razziale, ma fallo tra milk shake, patatine, sgabelli girevoli, scotch con ghiaccio e strade dritte e polverose d'AMERICA. E lascia stare la storia che non ti appartiene, e di cui come spesso accade agli americani non hai rispetto, lascia stare le croci, i miracoli, le teste delle statue del 1500, i partigiani... E una questione di sensibilita', e tu caro Spike, anche se sei nero, hai pur sempre la sensibilita' di un 'fottuto' americano...
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