Non è “Francesca”. E' la Mussolini. E Tosi. Mostra del cinema di Venezia.

Strano posto il Lido di Venezia. Tutto arriva e passa, macinato e dimenticato. E a noi abitanti temporanei della Mostra del cinema, ormai non ci tocca più nulla. E così, che il film rumeno “Francesca”, non venga distribuito nelle sale a causa della querela del sindaco di Verona (Tosi) e della diffida della Mussolini, è una notizia passata in sordina.
Il film racconta la storia di Francesca, maestra d'asilo romena che sogna di venire in Italia, e di aprire un asilo per bambini emigrati in Italia. Il regista dice che è una storia sulla “crisi di identità che permea la società degli ex Paesi comunisti”.
Il film per aver insultato la Mussolini e il sindaco di Verona, con due epiteti forti, di quelli che abitualmente usiamo al bar, è stato querelato e non uscirà, forse mai, sugli schermi italiani.
La Mussolini, a seguito della terribile violenza alla signora Reggiani, disse pubblicamente che “i romeni hanno lo stupro nel dna”. Quelle cose insomma che i fascisti dicono al bar.
Allo stesso bar dove va Tosi, che invece è stato condannato, a luglio, a 2 mesi di carcere per “INCITAMENTO E PROPAGANDA DI IDEE RAZZISTE”.
Loro, invece, continueremo a vederli, purtroppo non solo nei bar, ma sugli schermi televisivi, e seduti ai loro posti di potere. Sempre più saldi, purtroppo.
Che gran paese l'italia. Ma tanto a noi non ci tocca più nulla.Vado a pranzare.

Commenti

Anonimo ha detto…
eh si...l'italia è proprio un bel paese...