Proibito movidare: Venerdì 6 novembre in Piazza De Ferrari, Festa di protesta e funerale della movida a Genova

Un mese fa, la decisione del Comune di annullare le deroghe all'orario di chiusura dei locali con restrizioni ancora più rigide, (chiusura all'una durante la settimana, alle due il sabato..."Genova es una mierda" dicevano venerdì scorso, all'una di notte, 1 quindicina di studenti erasmus spagnoli in piazza Sarzano: "a quest'ora toda l'europa se diverte, e a Genova todo serrado").
In queste settimane su Faccialibro sono nati dei gruppi: "Movida Genova: dove andiamo alle 2 di notte" e "No all'ordinanza antimovida" che hanno organizzato questo incontro-festa-protesta contro la chiusura anticipata dei locali per venerdì 6sera a De Ferrari. Alla quale ovviamente andremo. Bisogna mettersi un indumento nero (è il funerale della movida...) e portare uno strumento per fare musica.
Sono totalmente contraria all'ordinanza per la chiusura anticipata dei locali. Credo sia una azione che riporterà il centro storico a diventare una zona pericolosa deserta una terra di nessuno che si avrà paura ad attraversare. Credo che porterà uno sconquasso pericoloso nel ambiente e nel tessuto sociale giovanile. Perchè per i pochi ragazzi che ancora non sono scappati da questa città, la vita notturna del venerdì e del sabato sera, non è solo "divertimento",non è solo un fatto di costume, ma un fatto sociale molto importante.
Non si può vietare senza proporre alternative, soprattutto se ci si rivolge a un giovane. Dovrebbe essere ovvio, no?

L'anno scorso quando uscì la prima ordinanza scrivevo:
"A Genova è difficile trovare lavoro, è difficile guadagnare, è difficile trovare casa, è difficile farsi conoscere, è difficile realizzare progetti, è difficile veder riconosciuto il proprio lavoro, e il proprio valore, è difficile divertirsi, è difficile saper cosa fare di giorno e di sera...Diventerà difficile anche riuscir a passare una serata con gli amici?

Mi rispondo. Si è diventato difficile anche quello.

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