Sciopero 6 Maggio: Manifestazione trans-generazionale e pacifica. Poi arrivano i manganelli delle "Forze dell'Ordine"...

E' stata una bella giornata, fino a un certo punto. Tre concentramenti: uno al terminal Traghetti, uno a Caricamento, uno a Brignole. C'erano i lavoratori delle grandi fabbriche, i portuali, gli insegnanti, i lavoratori pubblici e privati i pensionati. C'erano i disoccupati giovani e meno giovani, c'erano i precari, gli universitari, tanti studenti delle superiori, qualche c'entro sociale, qualche collettivo. Tutti in corteo fino a De Ferrari, insieme nonostante le diversità, ma uniti dal sacrosanto diritto di manifestare il dissenso a questo governo. Noi fino alla fine del concentramento, abbiamo seguito i ragazzini delle scuole superiori, perchè erano così belli da esser quasi commoventi, festosi, canterini, sorridenti e cosi giovani. 14, 15, 16 anni, facce da bambini. Alla fine della manifestazione, quest'ala "rumorosa" decide di proseguire con qualche azione ad effetto: il blocco della sopraelevata e poi Principe. Ma giunti a Principe, le forze dell'ordine si scatenano. E partono i manganelli. E' il solito equivoco: uno crede che le Forze dell'ordine siano lì per mantenere l'ordine, la tranquillità, la pace, la sicurezza dei cittadini soprattutto se minorenni. Uno crede che le "Forze dell'Ordine" non debbano reagire con violenza, inseguire ragazzine che non fanno nulla se non scappare, rispondere alle provocazioni col manganello, accanirsi in cariche immotivate. Uno crede. E invece evidentemente sbaglia.
Cosi partono le cariche delle "Forze dell'ordine", cioè di Poliziotti e Finanzieri. Cariche discriminanti. Il sindacato della Polizia sostiene di aver caricato solo dei pericolosi Anarchici. "La Repubblica", "notiziegenova", "osservatorio repressione", "notizie.me", "nuova resistenza" riportano che le Forze dell'ordine si sono accanite sulle ragazzine minorenni delle superiori. Le inseguono, e le manganellano. 14, 16 anni, All Star ai piedi e facce da bambine. Niente di più lontano dai "pericolosi anarchici". Evidentemente il casco antisommossa disturba la vista. Si dice che una ragazza, ma non degli studenti medi, avesse tirato, addirittura, delle pietre alle Forze dell'ordine. Così, la parola d'ordine è stata "caccia alle ragazze". L'aggressione delle Forze dell'Ordine è così violenta e insensata, che i passanti, gli impiegati delle Posta di Principe, escono in strada e manifestano il loro sdegno per queste cariche così violente. Gli studenti scappano urlando: "Vergogna, potreste essere i nostri genitori"




(le ultime 2 immagini sono tratte da La Repubblica_Genova)

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