Una vigilia che non dimenticheremo sicuramente. Una giornata piovosa ma caldissima, in una Genova deserta e silenziosissima, in un'Italia in zona rossa, dove si può uscire solo con l'autocertificazione e spostarsi in non più di 2 persone. Dove le parole più usate sono lockdown e Dippicciemme dove il mugugno e la lamentela serpeggia innarestabile dal centro alla periferia.
In questa vigilia ci rendiamo conto di esser rimasti in silenzio ammutoliti per tutto l'anno, incapaci di spiegare questo smarrimento e questa strana sensazione ...come se fossimo finiti in un brutto film di fantascienza. non siamo rimasti fermi però...abbiamo fatto parlare la musica e le immagini proiettate sui muri...che a volte sanno dire più delle parole... Ma piano piano stiamo cercando di imparare nuovi alfabeti, perchè un anno del genere richiede nuove idee, nuovi pensieri, e un nuovo linguaggio per esprimerli.
se volete guardare cosa abbiamo combinato durante il lockdown della prima ondata andate su:
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